Non Con I Miei Soldi è un movimento che nasce dall’urgenza di far sapere alle persone che anche con la semplice apertura di un conto corrente o con la sottoscrizione di un fondo pensione si è attori del sistema finanziario e che chiedendoci come vengono impiegati i nostri risparmi possiamo essere protagonisti di un cambiamento che ci faccia superare anche l’attuale crisi. Non farlo rischia di alimentare il grande casinò della finanza internazionale. La speculazione finanziaria sta affossando l’economia reale e l’occupazione, non tutela l’ambiente e i diritti umani. E’ necessaria una presa di coscienza dal basso per fare in modo che la crisi crei i presupposti per un futuro differente, in cui la finanza sia al servizio dell’economia reale, magari premiando le imprese pulite e socialmente responsabili.
Dall’8 Agosto abbiamo finito le risorse del 2016 della Terra. Ora stiamo sovrasfruttando il Pianeta
Earth Overshoot Day, abbiamo finito le risorse del 2016 della Terra
Da oggi stiamo sovrasfruttando il Pianeta
Oggi è l’Earth Overshoot Day, cioè il giorno in cui la popolazione mondiale ha già consumato tutte le risorse terrestri – frutta e verdura, carne e pesce, acqua e legno – disponibili per il 2016 e così inizia a sovrasfruttare il pianeta. È il Global Footprint Network, un’organizzazione di ricerca internazionale, a calcolare la giornata, che ogni anno occorre prima poiché aumentano i consumi mondiali di natura. Nel 2015 è stata celebrata il 13 agosto, mentre nel 2000 fu a fine settembre.
“Emettiamo più anidride carbonica nell’atmosfera di quanto gli oceani e le foreste siano in grado di assorbire e deprediamo le zone di pesca e le foreste più velocemente di quanto possano riprodursi e ricostituirsi”, evidenzia l’organizzazione, secondo cui per soddisfare la domanda servirebbero 1,6 Pianeti. Se la popolazione globale vivesse come gli italiani, ci sarebbe bisogno di 2,7 Terre. Per soddisfare la domanda degli italiani con le sole risorse nazionali, invece, ci vorrebbero 4,3 Italie.
Il taglio della CO2 è l’obiettivo dell’accordo internazionale sul clima siglato a Parigi nel dicembre scorso. Un obiettivo che, per il Global Footprint Network, “richiede di trovare un nuovo modo di vivere ma è raggiungibile con le tecnologie disponibili, ed è economicamente vantaggioso”.
Allo stesso tempo, sottolinea l’organizzazione, come singole persone ognuno può impegnarsi per il cambiamento del proprio stile di vita quotidiano. In quest’ottica è nata la campagna #pledgefortheplanet, impegnati per il pianeta, in cui si sceglie un impegno – dal ridurre il consumo di carta all’organizzare una cena ‘veg’ tra amici – e si condivide sui social media un selfie che lo testimonia.
(Redazione ANSA ROMA 08 agosto 2016)
10 anni di impegno per nuovi stili di vita a Padova
10 anni di impegno per nuovi stili di vita a Padova:
un breve video sulla vita pastorale della Commissione Nuovi Stili di Vita
della diocesi di Padova (2006-2016)
Questo breve video (20 minuti) presenta l’impegno della Commissione diocesana Nuovi Stili di Vita (diocesi di Padova), nell’animare tutta la realtà ecclesiale della Chiesa di Padova nel promuovere nuovi stili di vita durante questi 10 anni (dal 2006 al 2016).
Sono state tante le iniziative, le attività, le azioni e i laboratori della Commissione durante questi 10 anni di impegno. Riusciamo a raccontare solamente una parte, tutto il resto potete prendere visione scorrendo nel sito e nella pagina facebook: www.nuovistilidivitapadova.org
Auguriamo alla Commissione di continuare la propria missione, con lo stesso vigore, determinazione e passione. Oggi viene sostenuta dalla bella e importante enciclica Laudato si’ di papa Francesco Laudato si’.
Facciamo tantissimi auguri alla Commissione Nuovi Stili di Vita di Padova per il compleanno dei 10 anni di vita pastorale a favore dei nuovi stili di vita, con un vivo ringraziamento per tutto il lavoro svolto con tanta passione e dedizione, generando anche un nuovo stile di essere Chiesa oggi.
Unilever taglia i legami con il maggiore fornitore di olio di palma del mondo
In seguito a una violazione dello statuto della Tavola rotonda per l’olio di palma sostenibile, Unilever ha interrotto il rapporto con il Gruppo Ioi: http://life.gt/unilever-olio-palma-tagli
Pubblicato da LifeGate su Mercoledì 6 aprile 2016
Il regno Monsanto e l’insaziabile appetito
IL REGNO MONSANTO E L’INSAZIABILE APPETITO Non hanno più aziende da comprare ma non possono restare fermi, devono…
Pubblicato da Comune-info su Martedì 26 aprile 2016
Glifosato, primo test in Italia: tracce in pasta e biscotti
Sconosciuto fino a un anno fa, oggi il glifosato è al centro di una delicata querelle scientifica e politica e, dai biscotti ai corn flakes sembra essere davvero dappertutto
Pubblicato da la Repubblica su Venerdì 22 aprile 2016
Le sei multinazionali che controllano il 63% del mercato dei semi
Nel 1981, le ditte sementiere erano 7mila. Trent’anni dopo, il settore è concentrato in poche mani: Monsanto, Syngenta,…
Pubblicato da Altreconomia su Mercoledì 20 aprile 2016
In cammino verso un sistema alimentare sostenibile
Il nuovo rapporto di Oxfam “In cammino verso un sistema alimentare sostenibile” presenta un aggiornamento della pagella con cui si valuta la sostenibilità sociale e ambientale delle 10 più grandi multinazionali del cibo e fa un bilancio dei tre anni di campagna.
A febbraio 2013 Oxfam ha lanciato la campagna Scopri il Marchio per sfidare le “Dieci Grandi Sorelle del Cibo” sulle politiche e sulle pratiche di sostenibilità sociale e ambientale lungo la filiera di produzione, e per amplificare in modo critico la voce di soggetti chiave quali produttori agricoli, comunità locali, consumatori e investitori che chiedono a queste aziende di agire per il cambiamento.
Le dieci grandi sorelle del cibo in questi tre anni hanno adottato nuovi impegni di ampia portata volti a migliorare gli standard di sostenibilità sociale e ambientale lungo la catena di produzione. Ora, queste grandi multinazionali devono assicurare che i loro fornitori adeguino effettivamente le loro pratiche
coerentemente agli impegni assunti. E per accelerare la trasformazione verso un sistema alimentare più sostenibile, le aziende devono spingersi ancora oltre, adottando nuovi modelli di business nella loro filiera così da assicurare maggior potere ed una più equa distribuzione dei profitti con i produttori e i
lavoratori che forniscono loro la materia prima.
Le pagelle di Scopri il Marchio si focalizzano sull’analisi comparata delle politiche aziendali di dieci multinazionali del cibo – Unilever, Coca-Cola, Pepsi, Nestlé, Danone, General Mills, Kellogg’, Mars, Mondelez e Associated British Food – attribuendo loro un punteggio su scala da 1 a 10 a ciascuna delle seguenti aree tematiche: trasparenza, terra, acqua, cambiamento climatico, produttori agricoli, lavoratori agricoli e donne.
Leggi l’articolo su oxfamitalia.org: A 3 anni dal lancio di “Scopri il Marchio” è tempo di bilanci
Scarica qui il rapporto “In cammino verso un sistema alimentare sostenibile”
Visita il sito di “Scopri il Marchio”
Parroco contro Parmalat, vende formaggi. Azienda boicottata perché non compra più da produttori genovesi
Una vendita di formaggi davanti alla chiesa per sostenere i produttori di latte genovesi dopo che Parmalat ha deciso di non rinnovare loro il contratto di acquisto: i produttori hanno rifiutato l’accordo a 25 centesimi a litro. L’iniziativa è di don Valentino Porcile, parroco della chiesa della Santissima Annunziata di Sturla che “tra domani e dopo domani si recherà a Rossiglione a conoscere tre caseifici”.
“Sabato e domenica – ha spiegato – in chiesa daremo un assaggio del loro formaggio, venderemo alcuni pezzi e prenderemo le prenotazioni per altro formaggio. Ma già la prossima domenica o quella ancora dopo arriveranno gli allevatori in parrocchia a vendere”. “L’iniziativa – ha detto don Porcile – che arriva dopo l’invito al boicottaggio dei prodotti Parmalat, serve per sostenere gli allevatori”. I produttori di latte genovesi, dopo l’intervento di Regione e Comune, hanno trovato un accordo per vendere, per il momento, il latte al Caseificio Pugliese di Lauriano (Torino), pare a 29 centesimi a litro.
(fonte: ANSA.it, Genova 13 aprile 2016)