Giornata Mondiale dell’Acqua – Camminata sulle risorgive di Novoledo (Villaverla)

ImmagineGiornata Mondiale dell’Acqua
(22 marzo 2017 dalle 17.30 alle 19.30)
Camminata sulle risorgive di Novoledo
(Villaverla)
e riflessione sulla questione dell’acqua a livello
mondiale e locale

Programma

  • ore 17.00: ritrovo in Piazza di Dueville (VI), davanti alla Chiesa
  • ore 17.15: andata alle risorgive insieme con p. Antonio che abita presso le risorgive;
  • dalle 17.30 alle 18.30: camminata sulle risorgive con la presenza di Agostino Migliorini che
    ci parlerà della questione acqua;
  • ore 18.30: riflessione e condivisione presso l’abitazione di p. Antonio Santini (Via Bosco 41
    – Novoledo di Villaverla)
  • ore 19.30: saluti e buon cammino

N.B. – In caso di pioggia ci fermeremo presso l’abitazione di p. Antonio, ai piedi delle risorgive,
per vivere questo momento mediante la riflessione e condivisione, anche multimediale. Vi chiedo
il favore di dare un riscontro della vostra presenza.

Vi aspettiamo.

Adriano Sella
(missionario del creato e dei nuovi stili di vita)
Info: cell. 3462198404

Sospensione della festa dei nuovi stili di vita a Monteviale

Comunicato importante per chi aveva programmato di partecipare alla festa

E’ stata sospesa la festa dei nuovi stili di vita di Monteviale (VI), prevista per sabato 18 marzo dalle 17.00 alle 22.30, a causa di vari problemi posti dall’amministrazione comunale.

La festa verrà realizzata prossimamente e vi aggiorneremo. Ci dispiace, ma non c’erano le condizioni per poterla realizzare. Ma non ci arrendiamo e la realizzeremo.

Movimento Gocce di Giustizia

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Laboratorio sull’Impronta Idrica

impronta idricaIl movimento Gocce di Giustizia, mediante la consulenza di Adriano Sella, ha aggiornato il laboratorio sull’impronta idrica, inserendo due momenti interattivi molto importanti per far capire il consumo di acqua che avviene nel proprio piatto di cibo e a livello domestico, mediante due piramidi dell’acqua: la piramide dell’acqua sul cibo e quella sulla casa.

Il laboratorio è fatto di 4 momenti: la mostra da vedere sull’acqua, due dinamiche interattive per far conoscere l’impronta idrica e il test per far conoscere il proprio profilo.

Vai alla pagina con tutto il materiale per la costruzione del laboratorio.

Festa del risparmio energetico mediante la condivisione

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Il 24 febbraio è la festa del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili.
Spegniamo le luci e accendiamo l’energia della condivisione.
Si può condividere l’auto per andare al lavoro.
Si può condividere la bicicletta e partire tutti insieme.
Si può iniziare ad usare il bike sharing o il car sharing.
Si può condividere il cibo: cucinare e mangiare insieme, a casa o in piazza.
Si può condividere il trapano, la polentiera, l’aspirapolvere, il tosaerba e la lavatrice.
Si può condividere la casa: con l’ospitalità, lo scambio, il divano o un posto per il sacco a pelo.
Si può condividere la banda: aprire il proprio wireless, sherare.
Si può condividere un saper fare: t’appendo quel quadro, t’insegno lo spagnolo, ti riparo la gomma della bicicletta.
Si può condividere un sapere: lasciare un libro o un giornale.
Si può condividere lo sport: correre insieme, pedalare, nuotare e sudare.
Si può condividere un telescopio e guardare le stelle che con le luci spente son più belle. E il cielo è di tutti, già condiviso

Si possono condividere i vestiti e i giocattoli usati dei nostri figli organizzando un baratto a scuola

Si possono condividere le incombenze, facciamo che oggi te lo porto fuori il cane
Si possono condividere i genitori e i bambini facendo i compiti insieme
Si può condividere qualsiasi cosa. Si può condividere un po’ di tempo. In silenzio. Si può anche parlare e ascoltarsi
 
In ogni condivisione c’è un risparmio di energia.
Ogni condivisione genera energia.
Condividere fa bene.

Boicottaggio alla pubblicità gratuita delle scarpe Nike a Padova

Boicottaggio alla pubblicità gratuita delle scarpe Nike a Padova
Ragazzino fa come Dybala e oscura il marchio delle sue scarpe da calcio
Padova, va alle media e gioca all’Arcella: “La Nike dovrebbe aiutare anche chi non sa giocare bene ma si impegna a scuola”

PADOVA. Sabato ha letto la notizia sui giornali e al pomeriggio ha messo in pratica la sua personale ritorsione.

La notizia: il fuoriclasse della Juventus, Paulo Dybala, visto che il contratto con la Nike era scaduto il 1° febbraio, ha oscurato lo sponsor dagli scarpini.

“E io – si è detto Luca Zerbetto, 13 anni, centrocampista dei giovanissimi della Juvenilia B.P., la società di via Tiziano Minio, all’Arcella, Padova – perché mai dovrei fare pubblicità gratuita alla Nike, visto che gli scarpini i miei genitori me li hanno anche dovuti comprare?”

Così non ci ha pensato due volte e anche lui, come il fantasista bianconero, ha oscurato il famoso “baffo” delle sue “Mercurial” ed è entrato in campo con le scarpe perfettamente nere.

“Dybala – ha detto Luca, interista, studente di terza media alla “Giotto” di via del Carmine – fa benissimo a chiedere un sacco di soldi ai suoi sponsor. E’ bravo e chi è bravo merita di essere premiato. Purtroppo (ma so che le cose vanno così) i soldi che finiscono sul suo conto corrente arrivano dagli acquisti che effettuano le nostre famiglie, magari “pressate” da noi ragazzi che ci convinciamo di una cosa che non esiste, ovvero che sia la scarpa che fa il bravo calciatore”.

Ma anche se, come dice lui, “le cose vanno così”, una proposta si è sentito comunque di doverla fare.

“I ragazzi che giocano nelle diverse “academy” o che fanno parte delle formazioni di “selezionati” – ha concluso – hanno una loro gratificazione. Ma ce ne sono tanti altri che pur amando il calcio, pur non mancando ad un allenamento, pur rimanendo qualche volta in panchina e dunque non avendo grandi aspettative, magari sono bravi a scuola. Perché i grandi marchi (non solo la Nike) non si sentono in dovere di premiarne, che ne so, un paio per scuola, fornendo loro i materiali per fare il loro sport preferito? Sarebbe un incentivo e, a conti fatti, si farebbero ulteriore pubblicità, ma con un buon fine”.

(fonte: il mattino di Padova 12 febbraio 2017)

I semi dimenticati – Laboratorio

I Semi dimenticati

semi
per far conoscere la biodiversità di
madre terra e come custodirla
mediante i semi.

I Semi dimenticati è un laboratorio che aiuta a conoscere la biodiversità di madre terra, mediante i tanti e diversi semi che spesso vengono dimenticati. Dietro ai semi ci sono le colture e le culture dei popoli della terra. Custodire questi semi significa custodire al vita dei popoli della terra e della madre terra.

Il Laboratorio fa conoscere i semi che vengono dimenticati dalla grande industria mondiale del cibo, la quale si concentra attorno a tre semi: il mais, la soia e l’olio di palma. Infatti, la maggioranza dei prodotti che troviamo nelle grandi distribuzione vengono fatti da questi tre semi.

I semi che vengono fatti conoscere sono: alfalfa, amaranto, canapa, chia, farro, fonio, grano saraceno, mais bianco, manioca, miglio, quinoa, riso basmati.

L’azione interattiva è far giocare le persone nel cercare i semi su una cartina geografica,
aprendo delle finestre dove sono stati inseriti i semi.

Materiale da costruire:

  • un cartellone di presentazione del laboratorio;
  • pannelli di allestimento;
  • un piccolo cesto contenenti i cartellini dei 12 semi dimenticati;
  • preparare sulla cartina geografica di Peters le 12 finestrelle contenenti i semi (dalla cartina geografica in carta, si possono fare i tre tagli per aprire una finestra attaccandoci dietro un foglio con il nome e il seme);
  • un pannello con la descrizione dei 12 semi, in modo da farli conoscere;
  • un cesto grande contenente molti foglietti dei 12 semi (ogni foglietto c’è una piccola descrizione col seme attaccato con il nastro adesivo, in modo da farlo conoscere)

Dinamica da realizzare:

  1. far leggere il cartello di presentazione e dare uno sguardo ai pannelli di allestimento;
  2. far pescare dal cestino un cartellino (successivamente può prenderne anche un altro o più di uno);
  3. far cercare il seme sulla cartina geografica nel far aprire le finestre, fino a trovarlo (dentro la finestra c’è il nome col seme attaccato dal nastro adesivo);
  4. orientarli sul pannello per conoscere bene il seme che hanno cercato;
  5. alla fine, ognuno può prendersi dal grande cesto uno o più foglietti dei semi, da portarsi a casa.

Questo laboratorio è stato costruito dalla Commissione Nuovi Stili di Vita di Padova ed è stato aggiornato dal movimento Gocce di Giustizia, tutte due con il coordinamento e la consulenza di Adriano Sella.

Materiale in PDF:

Immagini

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A Natale regala relazioni umane

A Natale regala relazioni umane

per tirar fuori l’essere umano con la sua tenerezza.

abbracci-gratisQuesto brano di Adriano Sella, missionario del creato e dei nuovi stili di vita, è stato scritto per stimolarci a riscattare il potenziale che abbiamo: le relazioni umane come il più grande regalo natalizio.
Potreste inserirlo nei vostri pacchi regalo, in modo da aiutare a riflettere e a capire la bellezza delle relazioni umane.

A Natale regala relazioni umane (Leggi il brano e scarica il PDF)

https://contemplazionemissione.org/

I finanziamenti all’industria del carbone minano l’efficacia degli accordi sul clima

schermata-2016-11-15-alle-11-35-58Gli accordi sul clima di Parigi sono messi a rischio dai mancati sforzi delle più grandi banche commerciali di ridurre i loro finanziamenti alle imprese che si occupano di combustibili fossili e, in particolare, carbone. Questa la denuncia di un report pubblicato nei giorni scorsi da una coalizione di organizzazioni tra cui figurano BankTrack, Friends of the Earth France, Market Forces, Rainforest Action Network.

A un anno dal vertice sul clima di Parigi, il report “Still Coughing up for Coal: Big Banks after the Paris Agreement” identifica le allarmanti lacune di 22 tra le più grandi banche australiane, europee e statunitensi. A causa della scarsa copertura della polizza che le banche stanno applicando ai loro portafogli di petrolio e gas, in cui il finanziamento è in piena espansione, il rapporto si concentra esclusivamente sulle restrizioni dei finanziamenti al carbone che vengono lentamente introdotti presso le banche.

Sulla base delle conclusioni del rapporto, gli autori invitano le banche a fermare tutti i finanziamenti che espanderebbero l’industria del carbone e a dismettere gli asset delle società che operano nel campo del carbone entro il 2020, al fine di garantire un abbandono controllato delle infrastrutture del carbone esistenti.

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Anche le banche che hanno fatto maggiori passi avanti, come Crédit Agricole e Société Générale, continuano a essere coinvolte in progetti di energetici che coinvolgono il carbone altamente controversi, come Cirebon 2 e TJB2 in Indonesia. Le due banche francesi di recente si sono impegnate a concludere i finanziamenti di tutti i nuovi impianti a carbone nel mondo, ma non hanno ancora pensato di sottrarsi al finanziamento per questi due progetti, nonostante rischino di subire contraccolpi dal punto di vista reputazionale.

Molte delle principali banche hanno chiaramente riposato sugli allori fino alla COP21 dello scorso anno. Tuttavia, con l’accordo di Parigi attualmente in vigore, le banche devono svegliarsi e interrompere immediatamente il finanziamento dell’espansione dell’industria del carbone. La graduale eliminazione del carbone deve essere la priorità assoluta per qualsiasi banca sedicente “campione del clima”, così come devono affrontare il loro supporto multimiliardario e senza restrizioni a gas e petrolio.

Scarica il report (.pdf 960 kb)

Fonte: www.nonconimieisoldi.org