Fermiamo i signori della guerra – per una Perugia-Assisi straordinaria

Appello di Padre Zanotelli. Il missionario richiama i pacifisti all’unità e all’azione
Una Perugia-Assisi straordinaria per fermare i Signori della guerra.
L’Italia ripudia la guerra (art. 11 Cost.), non può puntare sulle armi come pilastro del Sistema paese e armare paesi in guerra o che violano i diritti umani

Sosteniamo il nuovo appello di Padre Alex Zanotelli. Ecco dove firmare on line:

https://www.petizioni24.com/fermiamoisignoridellaguerra


Appello
FERMIAMO I SIGNORI DELLA GUERRA

img_22362Trovo vergognosa l’indifferenza con cui noi assistiamo a una ‘guerra mondiale a pezzetti’ , a una carneficina spaventosa come quella in Siria, a un attacco missilistico da parte di Trump contro la base militare di Hayrat in Siria ,ora allo sgancio della Super- Bomba GBU-43( la madre di tutte le bombe) in Afghanistan e a un’incombente minaccia nucleare.

L’Italia, secondo l’Osservatorio sulle armi, spenderà quest’anno 23 miliardi di euro in armi (l’1,18% del Pil) che significa 64 milioni di euro al giorno! Ora Trump, che porterà il bilancio militare USA a 700 miliardi di dollari, sta premendo perché l’Italia arrivi al 2% del Pil che significherebbe 100 milioni di euro al giorno. “Pronti a rivedere le spese militari – ha risposto la ministra della Difesa R. Pinotti – come ce lo chiede l’America.” La Pinotti ha annunciato anche che vuole realizzare il Pentagono italiano a Centocelle (Roma) dove sorgerà una nuova struttura con i vertici di tutte le forze armate. La nostra ministra della Difesa ha inoltre preparato il Libro Bianco della Difesa in cui si afferma che l’Italia andrà in guerra ovunque i suoi interessi vitali saranno minacciati. E’ un autentico golpe democratico che cancella l’articolo 11 della Costituzione. Dobbiamo appellarci al Parlamento italiano perchè non lo approvi. Il Libro Bianco inoltre definisce l’industria militare italiana ‘pilastro del Sistema paese’.

Mentre in Europa stiamo assistendo in silenzio al nuovo schieramento della NATO nei paesi baltici e nei paesi confinanti con la Russia. In Romania, la NATO ha schierato razzi anti-missili e altrettanto ha fatto in Polonia a Redzikovo. Ben cinquemila soldati americani sono stati spostati in quei paesi. Anche il nostro governo ha inviato 140 soldati italiani in Lettonia. Mosca ha risposto schierando a Kalinin- grad Iscander ordigni atomici, i 135-30. Siamo ritornati alla Guerra Fredda con il terrore nucleare incombente. (La lancetta dell’Orologio dell’Apocalisse a New York è stata spostata a due minuti dalla mezzanotte come ai tempi della Guerra Fredda).

Ecco perché all’ONU si sta lavorando per un Trattato sul disarmo nucleare promosso dalle nazioni che non possiedono il nucleare, mentre le 9 nazioni che la possiedono non vi partecipano. E’ incredibile che il governo Gentiloni ritenga che tale Conferenza “costituisca un elemento fortemente divisivo “, per cui l’Italia non vi partecipa. Eppure l’Italia, secondo le stime della Federation of American Scientists, ha sul territorio almeno una settantina di vecchie bombe atomiche che ora verranno rimpiazzate dalle più micidiali B61-12. E dovremmo mettere in conto anche la possibilità, segnalata sempre dalla FAS, di Cruise con testata atomica a bordo della VI Flotta USA con comando a Napoli. Quanta ipocrisia da parte del nostro governo!

Davanti a una così grave situazione, non riesco a capire il quasi silenzio del movimento italiano per la pace. Una cosa è chiara: siamo frantumati in tanti rivoli, ognuno occupato a portare avanti le proprie istanze! Quand’è che decideremo di metterci insieme e di scendere unitariamente in piazza per contestare un governo sempre più guerrafondaio? Perché non rimettiamo tutti le bandiere della pace sui nostri balconi?Ma ancora più male mi fa il silenzio della CEI e delle comunità cristiane. Questo nonostante le forti prese di posizione sulla guerra di Papa Francesco. E’ un magistero il suo, di una lucidità e forza straordinaria. Quando verrà recepito dai nostri vescovi, sacerdoti, comunità cristiane? Dopo il suo recente messaggio inviato alla Conferenza ONU, in cui ci dice che “ dobbiamo impegnarci per un mondo senza armi nucleari”, non si potrebbe pensare a una straordinaria Perugia- Assisi, promossa dalle realtà ecclesiali insieme a tutte le altre realtà, per dare forza al tentativo della Nazioni unite di mettere al bando le armi atomiche e dire basta alla ‘follia’ delle guerre e dell’industria delle armi? Sarebbe questo il regalo di Pasqua che Papa Francesco ci chiede: “Fermate i signori della guerra, la violenza distrugge il mondo e a guadagnarci sono solo loro.”

Infatti nel 2015 abbiamo esportato armi pesanti per un valore di oltre sette miliardi di euro! Vendendo armi ai peggiori regimi come l’Arabia Saudita. Questo in barba alla legge 185/90 che vieta la vendita di armi a paesi in guerra o dove i diritti umani sono violati. L’Arabia Saudita è in guerra contro lo Yemen, dove vengono bombardati perfino i civili con orribili tecniche speciali. Secondo l’ONU, nello Yemen è in atto una delle più gravi crisi umanitarie del Pianeta. All’Arabia Saudita abbiamo venduto bombe aeree MK82, MK83, MK84, prodotte dall’azienda RMW Italia con sede legale a Ghedi (Brescia) e fabbrica a Domusnovas in Sardegna. Abbiamo venduto armi anche al Qatar e agli Emirati arabi con cui quei paesi armano i gruppi jihadisti in Iraq, in Libia, ma soprattutto in Siria dov’è in atto una delle guerre più spaventose del Medio Oriente.In sei anni di guerra ci sono stati 500.000 morti e dodici milioni di rifugiati o sfollati su una popolazione di 22 milioni! Come italiani, stiamo assistendo indifferenti alla tragica guerra civile in Libia, da noi causata con la guerra contro Gheddafi. E ora , per fermare il flusso dei migranti, abbiamo avuto la spudoratezza di firmare un Memorandum con il governo libico di El Serraj che non riesce neanche a controllare Tripoli. E così aiutiamo la Libia a frantumarsi ancora di più. E con altrettanta noncuranza assistiamo a guerre in Sud Sudan, Somalia, Sudan, Centrafrica, Mali. Senza parlare di ciò che avviene nel cuore dell’Africa in Congo e Burundi. E siamo in guerra in Afghanistan: una guerra che dura da 15 anni ed è costata agli italiani 6,6 miliardi di euro.

Alex Zanotelli

Napoli, 14 aprile 2017

fonte: peacelink.it

Giornata mondiale per Madre Terra al Parco Lonzina (Teolo)

Invito per celebrare insieme la giornata mondiale della Madre madre terraTerra

Sabato 22 aprile dalle 14.30 alle 18 presso il Parco Lonzina di Tramonte (Teolo PD)

Sabato 22 aprile è la giornata mondiale della madre terra. Una data molto importante per poter riflettere e rafforzare l’impegno di custodire questa nostra madre che ci nutre e ci fa vivere.

Avverrà una camminata attorno all’Abbazia di Praglia (Teolo -PD) e poi presso il parco Lonzina un momento di riflessione e di condivisione.

Laboratorio interattivo: I semi dimenticati

Nuovi Stili di Vita alla luce del Vangelo
Percorso di laboratori interattivi
Ogni prima domenica del mese fino a giugno 2017
Convento di S. Maria del Cengio – Isola Vicentina

 

Locandina nuovi stili 2 aprile

 

Domenica 2 aprile
Dalle 15.30 alle 17.00 e dalle 18.00 alle 19.30

Laboratorio interattivo
I semi dimenticati
(a cura di Adriano Sella e l’équipe Gocce di Giustizia)

Per conoscere la biodiversità,
volto prezioso della madre
terra, e imparare
a custodirla.

Scarica la locandina con il programma completo

Giornata Mondiale dell’Acqua – Camminata sulle risorgive di Novoledo (Villaverla)

ImmagineGiornata Mondiale dell’Acqua
(22 marzo 2017 dalle 17.30 alle 19.30)
Camminata sulle risorgive di Novoledo
(Villaverla)
e riflessione sulla questione dell’acqua a livello
mondiale e locale

Programma

  • ore 17.00: ritrovo in Piazza di Dueville (VI), davanti alla Chiesa
  • ore 17.15: andata alle risorgive insieme con p. Antonio che abita presso le risorgive;
  • dalle 17.30 alle 18.30: camminata sulle risorgive con la presenza di Agostino Migliorini che
    ci parlerà della questione acqua;
  • ore 18.30: riflessione e condivisione presso l’abitazione di p. Antonio Santini (Via Bosco 41
    – Novoledo di Villaverla)
  • ore 19.30: saluti e buon cammino

N.B. – In caso di pioggia ci fermeremo presso l’abitazione di p. Antonio, ai piedi delle risorgive,
per vivere questo momento mediante la riflessione e condivisione, anche multimediale. Vi chiedo
il favore di dare un riscontro della vostra presenza.

Vi aspettiamo.

Adriano Sella
(missionario del creato e dei nuovi stili di vita)
Info: cell. 3462198404

Sospensione della festa dei nuovi stili di vita a Monteviale

Comunicato importante per chi aveva programmato di partecipare alla festa

E’ stata sospesa la festa dei nuovi stili di vita di Monteviale (VI), prevista per sabato 18 marzo dalle 17.00 alle 22.30, a causa di vari problemi posti dall’amministrazione comunale.

La festa verrà realizzata prossimamente e vi aggiorneremo. Ci dispiace, ma non c’erano le condizioni per poterla realizzare. Ma non ci arrendiamo e la realizzeremo.

Movimento Gocce di Giustizia

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Festa del risparmio energetico mediante la condivisione

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Il 24 febbraio è la festa del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili.
Spegniamo le luci e accendiamo l’energia della condivisione.
Si può condividere l’auto per andare al lavoro.
Si può condividere la bicicletta e partire tutti insieme.
Si può iniziare ad usare il bike sharing o il car sharing.
Si può condividere il cibo: cucinare e mangiare insieme, a casa o in piazza.
Si può condividere il trapano, la polentiera, l’aspirapolvere, il tosaerba e la lavatrice.
Si può condividere la casa: con l’ospitalità, lo scambio, il divano o un posto per il sacco a pelo.
Si può condividere la banda: aprire il proprio wireless, sherare.
Si può condividere un saper fare: t’appendo quel quadro, t’insegno lo spagnolo, ti riparo la gomma della bicicletta.
Si può condividere un sapere: lasciare un libro o un giornale.
Si può condividere lo sport: correre insieme, pedalare, nuotare e sudare.
Si può condividere un telescopio e guardare le stelle che con le luci spente son più belle. E il cielo è di tutti, già condiviso

Si possono condividere i vestiti e i giocattoli usati dei nostri figli organizzando un baratto a scuola

Si possono condividere le incombenze, facciamo che oggi te lo porto fuori il cane
Si possono condividere i genitori e i bambini facendo i compiti insieme
Si può condividere qualsiasi cosa. Si può condividere un po’ di tempo. In silenzio. Si può anche parlare e ascoltarsi
 
In ogni condivisione c’è un risparmio di energia.
Ogni condivisione genera energia.
Condividere fa bene.

I semi dimenticati – Laboratorio

I Semi dimenticati

semi
per far conoscere la biodiversità di
madre terra e come custodirla
mediante i semi.

I Semi dimenticati è un laboratorio che aiuta a conoscere la biodiversità di madre terra, mediante i tanti e diversi semi che spesso vengono dimenticati. Dietro ai semi ci sono le colture e le culture dei popoli della terra. Custodire questi semi significa custodire al vita dei popoli della terra e della madre terra.

Il Laboratorio fa conoscere i semi che vengono dimenticati dalla grande industria mondiale del cibo, la quale si concentra attorno a tre semi: il mais, la soia e l’olio di palma. Infatti, la maggioranza dei prodotti che troviamo nelle grandi distribuzione vengono fatti da questi tre semi.

I semi che vengono fatti conoscere sono: alfalfa, amaranto, canapa, chia, farro, fonio, grano saraceno, mais bianco, manioca, miglio, quinoa, riso basmati.

L’azione interattiva è far giocare le persone nel cercare i semi su una cartina geografica,
aprendo delle finestre dove sono stati inseriti i semi.

Materiale da costruire:

  • un cartellone di presentazione del laboratorio;
  • pannelli di allestimento;
  • un piccolo cesto contenenti i cartellini dei 12 semi dimenticati;
  • preparare sulla cartina geografica di Peters le 12 finestrelle contenenti i semi (dalla cartina geografica in carta, si possono fare i tre tagli per aprire una finestra attaccandoci dietro un foglio con il nome e il seme);
  • un pannello con la descrizione dei 12 semi, in modo da farli conoscere;
  • un cesto grande contenente molti foglietti dei 12 semi (ogni foglietto c’è una piccola descrizione col seme attaccato con il nastro adesivo, in modo da farlo conoscere)

Dinamica da realizzare:

  1. far leggere il cartello di presentazione e dare uno sguardo ai pannelli di allestimento;
  2. far pescare dal cestino un cartellino (successivamente può prenderne anche un altro o più di uno);
  3. far cercare il seme sulla cartina geografica nel far aprire le finestre, fino a trovarlo (dentro la finestra c’è il nome col seme attaccato dal nastro adesivo);
  4. orientarli sul pannello per conoscere bene il seme che hanno cercato;
  5. alla fine, ognuno può prendersi dal grande cesto uno o più foglietti dei semi, da portarsi a casa.

Questo laboratorio è stato costruito dalla Commissione Nuovi Stili di Vita di Padova ed è stato aggiornato dal movimento Gocce di Giustizia, tutte due con il coordinamento e la consulenza di Adriano Sella.

Materiale in PDF:

Immagini

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